Posted on 22 Maggio 2016
ICFF raccontato da un italiano a New York
Pubblichiamo oggi una piccola intervista a Giuseppe Amato, giovane architetto che, da circa un anno, ha fatto di New York la sua casa ed il suo nuovo ambiente di lavoro focalizzandosi sulla progettazione di loft tra Soho e gli Hamptons.
Come hai vissuto la settimana del design?
Negli ultimi anni New York e’ diventata una risonante meta per design-lovers, come me; vi lascio immaginare il livello di eccitamento nel vivere la mia prima design week nella città più cool del mondo. Da italiano non ho voluto tradire la mia patria e le sue eccellenze, dedicandomi un calice di prosecco in Midtown e visitando tra gli altri, lo show room Foscarini con l’installazione scenografica di Ferruccio Laviani e lo spazio di Alessi.
Qual’è il grado di fervore del design qui?
Qui é ancora un po’ lo strascico di quello che avviene in Italia, come la coda di una stella polare. Qui non ci sono le installazioni di luci, profumi e suoni nei chiostri rinascimentali e nelle chiese sconsacrate di Brera, nei palazzi settecenteschi che sanno di storia o nel saloni della Triennale, anche se la città, con la sua meravigliosa energia, fa da fondale scenografico e arricchisce qualsiasi presentazione.
Cosa ti ha colpito di più?
Tante belle cose, interessanti oggetti di design, qualche sperimentazione, nuove tecnologie, magnifici showrooms, diafane gallerie, vecchie wharehouses completamente rinnovate, letteralmente pullalano in ogni quartiere di Manhattan e non solo, trasformando cosi questi ambienti urabani in veri e propri Hubs di energia creativa.
Questa e’ New York, una citta’ che non si ferma mai, come un vero e proprio oggetto di design che constantemente crea e ricrea se stessa.
Giuseppe Amato ha lavorato alla realizzazione di importanti progetti, come gli uffici di LinkedIn e Bose, con l’intento di riflettere nello spazio fisico i valori aziendali e creare ambienti lavorativi altamente multi-funzionali e celebrativi; l’ambiente lavorativo è inteso come luogo di appartenenza e di crescita professionale, nonché di raggiungimento di goals sempre più alti, perché lavorare in un ufficio bello, dinamico e confortevole, aumenta i risultati.
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