La finitura “matt” nell’interior design
Tradotto letteralmente significa opaco; al termine “matt”, nel mondo delle finiture per l’interior design, si aggiungono gli aggettivi “polveroso” e “materico”, segni caratterizzanti di tanti spazi contemporanei e di tanti oggetti (che un tempo erano considerati preziosi solo se lucidissimi). Nell’interior design la finitura opaca, tra pietre, intonaci, cementi e legni, è trasversale a qualsiasi ambiente regalando al tatto un’esperienza delicata e sensuale e alla vista una sensazione pacata e rilassante. E’ opera di STUDIOCARTA una recente ristrutturazione, per una giovane coppia dedita alla creatività e alla musica, in cui i colori polverosi, soft e super-matt diventano cifra stilistica del progetto; la palette cromatica tocca i toni più delicati del rosa, del verde, dei grigi e tutto si amalgama e si traduce in un equilibrio che ammorbidisce l’ambiente trasmettendo tranquillità.
Photo credits STUDIOCARTA
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Le pitture da parete possono raggiungere l’aspetto “flat matt”; Wall&Decò propone un prodotto di altissima qualità, senza odori, senza solventi, adatto anche all’ambito sanitario e con massima opacità. Lo studio di abbinamenti, messo a punto dal designer Christian Benini, è a completamento ed in combinazione alla vasta collezione di carte graficizzate. La palette è divisa in 4 sezioni, per un totale di 20 colori, prevede una scala cromatica che va dai colori naturali e minimali alle cromie più forti e restituisce un’impressione vellutata e morbida.
Photo credits wall&decò
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Diego Vencato e Marco Merendi hanno realizzato, per Gypsum Arte, una collezione di piastrelle in cemento colorato di diverse geometrie e dimensioni, con toni desaturati e materici che trasferiscono una sensazione tattile delicata e soft, caratteristiche che solo raramente vengono attribuite al cemento. Il prodotto è adatto all’uso indoor e outdoor, per qualsiasi ambiente, per qualsiasi superficie orizzontale o verticale, è resistente alle macchie, è adatto per l’architettura residenziale come per il contract (supportando anche l’alto calpestio).
photo credits Federico Ferramola, Diego Vencato
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Anche il mondo del bagno è contaminato in maniera sempre più frequente dal trend della finitura matt; i sanitari in ceramica, così come il contesto in cui sono inseriti, diventano opachi e vellutati. Simas propone una collezione di 8 colori matt che vanno dal bianco al pervinca e contestualizza i sanitari in ambienti dall’aspetto morbido e completamente opaco, cosa inimmaginabile fino a pochi anni fa per un’ambiente come il bagno in cui la facilità di pulizia sembrava essere garantita solo dall’uso (e dal luogo comune) delle superfici lucide.
Photo credits Ceramiche Simas
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Kerakoll ha messo a punto una serie di finiture tra resine, cementi, microrivestimenti, pitture e smalti che permettono di pensare gli ambienti interni come superfici amalgamate le une alle altre, che sfumano tra loro restituendo un’idea di rigore formale e materico, dimenticando la divisione netta tra superfici verticali ed orizzontali ma permettendo al contrario continuità visiva, tattile, cromatica. Le finiture sono perfette per le ristrutturazioni in cui gli ambienti mantengono i materiali originali ma il “look” vuole essere rivisto; così il trattamento superficiale passa sopra agli elementi esistenti creando un effetto minimale in cui il tocco matt è una parola d’ordine per dare valore al senso del tempo, alla storia degli ambienti.
Photo credits Kerakoll
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La finitura lucida insomma per una certa epoca ha rappresentato una sorta di dimostrazione di eleganza e qualità ma nell’ultimo decennio una patina velata ha spesso desaturato i colori, tolto le vetrificazioni e sugli oggetti di uso comune come sulle automobili e sugli interni, la “mano” opaca, quasi vellutata, tipica di certi materiali, è diventata un imperativo e un’espressione di ricercatezza e stile contemporaneo.

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luciano casasole
interesting.