Nuove architetture a Milano
Milano cambia rapidamente, continuamente; Lo skyline si trasforma stando al passo con le grandi metropoli internazionali. Le architetture che contaminano il centro urbano diventano punti focali e di aggregazione per la vita della città.
Photo credit: Apple
Il nuovo Apple store di Piazza Liberty è uno dei segni più evidenti e recenti sul disegno del centro urbano; la firma di Foster + Partners ha modificato fortemente l’impatto funzionale di una piccola piazza facendola diventare un punto di incontro o di sosta. Le gradinate e la cascata sono tra i pochi elementi visibili dello store ipogeo; sono elementi che non tolgono l’attenzione sulla bellezza dei palazzi circostanti pur creando un nuovo carattere, sia visivo che uditivo (provate ad ascoltare la cascata in un momento di calma).
Photo credit: Gucci
Milano cambia anche negli interventi più contenuti ma visivamente impattanti; i murales di Gucci ci hanno ormai abituati a camminare a testa in su passando in Largo la Foppa; il disegno di volta in volta racconta storie diverse, provocando nuove riflessioni sulla società in cui viviamo. L’ultimo artwall riporta la gigantografia della mostra “The artist is present“, curata da Maurizio Cattelan e che è stata inaugurata l’11 ottobre a Shanghai. La locandina ed il murales riportano il volto di Marina Abramović ricordando la performance che la stessa artista tenne al MoMA di New York ma ricontestualizzandola e dandole una dimensione completamente diversa.
Il paesaggio viene modificato e riqualificato anche tramite gli interventi di recupero di edifici che hanno segnato la storia dell’architettura oltre che la storia della città. Di Torre Galfa, Gio Ponti diceva: “Arricchisce lo spettacolo dell’architettura a Milano”. La torre, su progetto di Melchiorre Bega del 1956, sorge proprio dietro a Palazzo Pirelli ed ha subito una rispettosa opera di restauro del moderno, curata dallo studio BG&K Associati. La torre verrà terminata nel 2019 ed ospiterà un mix di funzioni alberghiere, commerciali nei piani più bassi e residenziali solo dal dodicesimo al trentesimo piano.
Photo credit: InsideOutside
Il miglioramento della qualità di vita è uno degli obiettivi che spingono le amministrazioni e le iniziative private a dotare sempre più questa città di servizi ed aree vive e “verdi”. La biblioteca degli alberi sarà il un enorme polmone nella città, sarà la più grande zona pedonale di Milano, con una passeggiata lineare di un chilometro e con 450 alberi di 19 specie diverse. Il parco è la concretizzazione di un bando di concorso del 2003, vinto dallo studio olandese InsideOutside di Petra Blais con Piet Oudolf.