Millennial pink o magenta: il rosa tra vecchi e nuovi trend
Il 2014 è l’anno in cui vengono presentati il nuovo colore Rose Gold di Apple e il film cult di Wes Anderson “Grand Budapest Hotel”. I due riferimenti creano una simultanea ricaduta sulla creatività di mezzo mondo e il colore diventa esso stesso un cult, i social impazzano per questa sfumatura, i brand se ne appropriano in modo diverso e lo usano su tutto: dalle borse ai mobili. La passione per il rosa si appropria anche dell’interior design; in questi 8 anni abbiamo visto questo colore contaminare arredi, oggetti, piastrelle, tessuti, lampade. La Muralla Roja è tra le icone prese a modello e diventate celebri soprattutto in questi anni, forse proprio per i suoi colori; il complesso postmoderno è stato però realizzato negli anni ’70 da Ricardo Bofill e sembra aver ispirato anche la recente architettura del serial Squid Game.
Photo Credits: www.usm.com
Oggi il millenial pink sta subendo alcune evoluzioni e necessarie trasformazioni; mai un trend sembra stato così duraturo e il suo cambiamento racconta necessità, nuovi desideri, nuove attenzioni e messaggi. Durante l’ultima design week abbiamo visto la presentazione di USM, in collaborazione con Monocle, tingersi di rosa. Uno tra i più classici e severi sistemi modulari per l’ufficio è diventato una sorta di “architettura nell’architettura” all’interno del negozio di biciclette Rossignoli di Brera. È stato pensato come uno spazio di sosta dal caos di quella settimana. La scelta del rosa portava l’attenzione sull’importanza del colore per creare comfort e ottimismo e benessere; la struttura costituiva un’edizione limitata che smontata ha dato vita a 2022 mobili disponibili online per Italia, Austria, Francia, Germania e Svizzera ( www.truepink.usm.com fino ad esaurimento scorte).
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L’architetto britannico-ghanese David Adjaye ha utilizzato il cemento colorato di rosa per progettare il nuovo multibrand di Los Angeles The Webster, uno store che elegge la curva come motivo che disegna i percorsi e gli spazi, un negozio “duro e gentile” che porta il rosa da fuori a dentro, dall’architettura all’interior, attraverso l’uso del cemento nella sua versione materica. Il colore soft fa da contrappeso al brutalismo della struttura; quello che ne esce è un “oggetto” forte ma delicato caratterizzato da un board materico in cui le uniche altre finiture sono il bronzo delle appenderie, il grigio del seminato a pavimento e qualche carta da parati vintage (usata solo nei camerini).
Photo Credits: Alberto Parise
A Milano, il flagship Furla, su progetto di David Chipperfield Architects, usa il rosa come filo conduttore di uno spazio in cui percorso è connesso da una serie di archi (di rimando al logo e alla città di Bologna, dove è stato creato il marchio) e da una scala scultorea che collega i due piani. Le superfici verticali sono state realizzate con intonaco di argilla a grana grossa della serie MultiTerra di Matteo Brioni. Per Brioni lusso è rispetto per l’ambiente; la terra cruda dunque, customizzata per il negozio e utilizzata in questa naturale colorazione, garantisce un effetto materico, morbido, vivo e avvolgente. Insieme al “pastellone veneziano” utilizzato a pavimento, crea un’atmosfera che ricorda gli interni radicali di Carlo Scarpa in cui pochi materiali e finiture generano un effetto sofisticato e senza tempo.
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Nel mondo della moda, con alcuni dei suoi interpreti più celebrati, il rosa si sta appropriando di tonalità diverse, più energiche, più vibranti; se a dicembre di un anno fa, Jacquemus inaugurava un temporary store aperto 24 ore su 24, a Parigi, completamente realizzato con un caratterizzante rosa magenta (per celebrare la nuova colorazione della borsa Le Bambino Long), Pierpaolo Piccioli, pochi mesi dopo per Valentino, faceva sfilare modelli e modelle con abiti rosa, su una passerella della stessa tonalità, portando l’attenzione su quanto, lavorando nella monocromia, non si vedano più i generi ma l’autenticità, non l’insieme ma i dettagli, i materiali, le cuciture, le texture, i tagli. In questi giorni Valentino ha inaugurato, tra Milano, New York e Seoul, una serie di store temporanei personalizzati dall’autentico “Pink PP by Valentino” creato in collaborazione con Pantone.