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il legno chiaro nell’interior design

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Il legno chiaro si conferma un materiale ricercato e utilizzato per creare ambienti sofisticati e semplici allo stesso tempo. Il suo aspetto naturale aiuta a donare all’ambiente un’impressione di calma, sulla sua neutralità si può giocare creando poi degli accenti di colore oppure mantenendolo come un fondale adatto per far emergere diverse texture di materiali in un insieme di colori “calmi”. Sembra un trend dominante nell’interior design e lo abbiamo visto confermato sia nella presentazione dei più recenti progetti di retail sia durante l’ultimo Salone del Mobile.

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Photo Credits: www.fantini.it/it-us

Norm Architects ha disegnato il nuovo flagship store Notabene in una delle zone più esclusive della città vecchia di Copenaghen. In uno spazio su più livelli collegato da una scala scultorea in legno chiaro le scarpe sono mostrate come delicate icone. Norm Architects ha completamente ridisegnato l’esperienza di vendita creando un hub in cui tutto ciò che riguarda il design e la cura delle scarpe sono contenuti in un grande spazio industriale che comprende anche un bar “lustrascarpe” ed un laboratorio creativo. L’arredo è realizzato dal brand giapponese Karimoku Case Study insieme a pezzi di artigiani locali dando vita ad un panorama di mobili e architetture che hanno come filo conduttore l’uso del rovere chiaro. La combinazione materica di questi dettagli in legno insieme a tessuti bouclé, superfici in alluminio spazzolato a mano e cemento increspato crea uno scenario spigoloso e rilassato allo stesso tempo.

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Photo Credits: www.fantini.it

Piero Lissoni ha immaginato l’ultimo stand per Fantini pensando ad un luogo in cui i prodotti sono esposti come opere d’arte, o gioielli, nelle teche di un museo. I 200 metri quadrati dello stand rappresentavano una grande wunderkammer dove i prodotti emergevano dalla semplicità dell’architettura per la loro unicità. L’effetto soft del legno chiaro con pochi tocchi di nero a contrasto illuminava le superfici e gli elementi espositori per dare il massimo rilievo ai prodotti, ai metalli, ai cromatismi delle finiture dei prodotti o alla nuova collezione di maniglie in vetro della serie Venezia; l’architettura, in questa versione leggera ma imponente allo stesso tempo, garantiva un effetto impattante e ben visibile pur usando un linguaggio minimale e delicato.

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Photo Credits: www.theimpression.com

Per la Design Week, Fendi ha creato un bar, nel cortile dello store di Milano, pensando ad un’idea di spazio temporaneo a basso impatto ambientale. La scelta del materiale principale è ricaduta dunque sulla betulla, un legno molto semplice, facile da reperire e di cui esistono coltivazioni controllate; il legno è stato graficizzato al laser con il nuovo logo O’Lock e la reinterpretazione delle caratteristiche righe Pequin ottenendo un motivo molto contemporaneo e leggero. È significativo che, brand di questa portata, diano segnali importanti, sono un messaggio per i progettisti, per gli altri brand. In generale e sempre più, gli eventi della portata del Salone del Mobile dovranno essere pensati in chiave di riutilizzo, riciclo, basso impatto. Per decenni questa manifestazione ha prodotto, a fine edizione, immensi scarti inutilizzabili e impattanti, oggi non possiamo più permetterci di progettare senza una lunga visione.

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Photo credits: Sebastian Stadler

Sempre il Salone ci ha dato l’opportunità di visitare alcuni appartamenti e di viverne quasi la vita reale e quotidiana attraverso allestimenti che simulavano vere e proprie abitazioni private; è il caso per esempio del brand giapponese Ariake che ha ben sfruttato l’atmosfera di un appartamento milanese appena ristrutturato da Francesco Rota come scenario per la presentazione della nuova collezione. Il filo conduttore erano materiali da toccare in una sovrapposizione di colori calmi con la predominanza dei legni chiari, anche considerando la presenza del parquet in rovere lasciato nella sua versione  più desaturata e naturale.

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