Posted on 20 Gennaio 2018
Gennaio è segnato da importanti fiere di design che fanno iniziare l’anno con grandi aspettative ed entusiasmo, portando la creatività ad essere uno dei motori che danno linfa anche all’imprenditorialità più giovane e fanno crescere o assestare le aziende storiche e conosciute. Il teatro più brillante è quello di Maison&Objet a Parigi; noi abbiamo raccolto le prime impressioni in un ventaglio di incontri con tanti italiani, tra designer e aziende, che portano alti i valori di capacità d’impresa, gusto estetico, artigianalità.
“Rising Talent Awards” ogni anno porta a Parigi una nazione diversa in cui 6 mentori introducono altrettanti designer facendo conoscere il loro lavoro al pubblico internazionale. Quest’anno l’Italia è la protagonista e, tra i giovani talenti che vengono portati sul podio del contest, troviamo alcuni designer emergenti che si prefigurano come grandi promesse. Federico Peri incanta con la poetica della leggerezza e della magia che sta dietro i suoi prodotti. Federica Biasi espone diverse novità tra cui un’edizione limitata (in marmo) del contenitore Dama disegnato per IncipitLab ed un tappeto disegnato per CC Tapis.
Proprio
CC tapis, con lo stand magistralmente disegnato da
Studio MILO, ci risulta tra i più graditi della fiera ed è stato grande protagonista anche nella manifestazione
IMM di Colonia conclusasi qualche giorno fa. Lo spazio è disegnato semplicemente da un
fronte classico, caratterizzato da una serie di archi. Le pareti che si susseguono sono un
supporto neutro per scoprire, facendo capolino dietro ad ogni arco, un diverso tappeto e il
mondo dei colori e dell’artigianalità, tipiche caratteristiche di questo marchio. Contenitore e contenuto, ovvero spazio espositivo e prodotti, vivono in una grande sinergia; il disegno dello stand, in qualche caso, sembra ricalcare la forma e le geometrie di alcuni tappeti, valorizzando la molteplicità dei designer tra cui
Patricia Urquiola ed
Elena Salmistraro.
Troviamo
Magic Circus, marchio francese che abbiamo scoperto e apprezzato al Salone del Mobile di Milano; la sua storia è molto recente ma le competenze messe in gioco da
Marie-Lise Féry, personaggio a capo dell’azienda, sono coltivate attraverso un’esperienza pluriennale nel mondo dell’antiquariato di alto livello. Lo stile delle lampade che fanno parte della collezione ad oggi disponibile, è chiaramente ispirata al
gusto sofisticato degli anni ’20 e ’30 del secolo scorso e alla passione per il cabaret e il teatro; questi elementi si combinano in modo nuovo e fantasioso e fanno incontrare materiali preziosi e potenzialità artigianali. Il design diventa così un elemento senza tempo e di grande equilibrio, che è quel che auguriamo ad ogni nuovo progetto.
In contemporanea a Maison&Objet, tra le
strade di Parigi, prende sempre più spazio la manifestazione
Deco Off. Troviamo qui,
Livio de Simone un marchio storico con sede a Napoli. I suoi tessuti sono
dipinti a mano e il marchio racconta la storia del talento (tutto italiano) di un avvocato che negli anni ’50, data la sua forte sensibilità artistica e creativa, prova a divertirsi con
interventi cromatici casuali e manuali sui tessuti. Diventa un grande personaggio delle passerelle italiane del tempo e oggi le sue tecniche e il suo mondo di ispirazioni vengono portate sui tessuti d’arredamento con le stesse caratteristiche e modalità artigianali che evocano spesso
colori e segni del mare di Capri portando la peculiarità territoriale italiana ad essere protagonista internazionale.
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