Io me ne andrei: tra turismo di prossimità e angoli di giardino
La condizione che stiamo vivendo, a livello sanitario e sociale, ha risvolti su tutte le nostre abitudini, dalle mura domestiche al tempo libero. Pensando alla sfera dei viaggi, alle vacanze di Natale e alle loro limitazioni, possiamo guardare itinerari a breve raggio, a volte senza quasi muoversi di casa. Si parla spesso di turismo di prossimità come alternativa ai viaggi più impegnativi ma anche come modo per preservare e valorizzare la nostra cultura ed il nostro territorio.
Per chi ha la fortuna di abitare in Trentino, turismo di prossimità significherà anche raggiungere il Lago di Carezza sulle Dolomiti; pur dovendo rinunciare agli impianti sciistici, in questa regione, avvolta da miti e leggende, si ha la possibilità di trascorrere il tempo all’aria aperta, godendosi la montagna, la natura, il relax. Gli chalet dell’hotel Pfösl sono piccole strutture ai margini del bosco, hanno vista panoramica, sono arredati con legno, stoffe, materiali naturali e godono di una vista meravigliosa che permette il massimo del benessere stando immersi nella natura circostante. I 3 chalet sono a 30 metri dall’hotel e sono riservati ad un massimo di 4 persone; sono alloggi indipendenti in cui passare le intere giornate o da cui partire per qualche escursione evitando caos e assembramenti immersi in un paesaggio da fiaba, specie con la neve.
Fare i turisti nella propria città è possibile; a Milano, esattamente nel quartire di Porta Romana, c’è una cascina settecentesca, rimasta abbandonata per anni e riaperta nel 2012, dopo un intervento di restauro conservativo. Da allora Cascina Cuccagna ha sviluppato progetti e attività legati agli stili di vita sostenibili, all’alimentazione sana, all’agricoltura urbana, all’economia circolare, alla riscoperta del saper fare e all’integrazione culturale e sociale.
“Un posto a Milano” nasce proprio dentro Cascina Cuccagna; comprende un bar, una foresteria ed un ristorante dove è possibile gustare piatti della tradizione italiana (ogni tanto rivisitati), realizzati con materie prime fresche, stagionali, di qualità e bio. “Un posto a Milano” promuove non il chilometro zero, ma bensì il CHILOMETRO VERO, una filosofia che considera e valorizza ogni aspetto della filiera produttiva: ambiente e risorse, artigianalità, innovazione ed esperienza, tracciando tutti i fornitori e portando in tavola piatti di altissima qualità.
Se non avremo modo di spostarci dalle nostre abitazioni, dovremo trovare piccoli angoli in cui rifugiarci e ricaricarci; la casa sull’albero, in un angolo del giardino, può essere un luogo magico anche per gli adulti. Lo studio ACT Romegialli che fonda la propria filosofia sul valore culturale del fare architettura, il senso e l’atmosfera di un luogo, la sua storia, ha realizzato in Brianza “Il nido di Santiago”; si tratta di un progetto che ha l’ambizione di far cambiare prospettiva a chi lo vive. Il vecchio roccolo, diventa così luogo di relax e meditazione in una struttura mantenuta pressochè nel suo stato originale. Al piano terra si trovano una piccola cucina, wc e acqua corrente; al piano superiore il locale diviene studio o posto letto aggiuntivo. Sul terrazzo del roccolo, le fronde degli alberi avvolgono l’ospite e la prospettiva cambia. I progettisti scrivono che lì diveniamo “parte del bosco” mentre noi aggiungiamo che luoghi come questo servono a ricaricarci specie in tempi così faticosi e limitanti.