Donne e design
In questa settimana abbiamo parlato di donne e di design, mettendo in evidenze progetti che esprimono femminilità.
Abbiamo dato rilievo a piccole imprenditrici e a grandi designer partendo dall’idea che, anche chi non lo dichiara apertamente, lascia nei propri progetti diversi tocchi femminili.
Giada Montomoli ha studiato interior design e ora disegna tessuti. Più che dal linguaggio architettonico si fa ispirare dai graffiti e dai tattoo, il tutto rigorosamente handmade con una macchina da cucire Singer sempre a portata di mano.
Da una designer giovanissima passiamo a Patricia Urquiola allieva di Achille Castiglioni con tutto il suo bagaglio di esperienze e cultura.
Ci piace la storia che riesce a mettere nei suoi progetti, ci piace quel tocco di femminilità che della palette colori utilizzata, ci piacciono i ricordi, le tradizioni culturali, i materiali della storia che lei sapientemente riesce a rendere contemporanei.
Nika Zupank ha disegnato oggetti per brand come Moooi e Moroso; in questi progetti ci mette una femminilità che lei stessa definisce “ipercontemporanea” che vuol dire saper essere ironica e un pò spregiudicata: non a caso il suo primo prodotto famoso è stato battezzato con il nome di Lolita.
Terri Pecora invece è una designer californiana trasferita in Italia; ha fatto ricerche materiche e cromatiche per diversi brand.
Noi apprezziamo particolarmente il calore della sua casa che è di designer, donna e mamma ed il suo lavoro per Simas per cui ha disegnato diverse collezioni, facendo un grande lavoro di art director e introducendo per prima il decoro sui sanitari
Vi lasciamo non dimenticando che la scorsa settimana in tema di fatto a mano abbiamo parlato di Giorgia Brunelli e Veronica Vianini di Giovelab; due donne con il grande talento di rendere poetico ogni oggetto della casa.