Designer orientali
La fioritura dei ciliegi in Giappone rappresenta un momento e una tradizione molto particolare diventando una moda da social network. Noi ci siamo spinti a oriente provando a guardare quali, tra designer e architetti, valorizzano le tradizioni locali per sviluppare la poetica dei loro progetti.
Partiamo da Tokyo dove Torafu Architects è stato fondato nel 2004; lo studio ha all’attivo collaborazioni con Issey Miyake, Hermes e con l’azienda di cosmesi Aesop. Nei progetti di Torafu viene scelto un dettaglio su cui ruota tutta la poetica; in questo modo viene elevata semplicemente la cultura tradizionale, esaltata la bellezza dei materiali e della storia. E’ il caso del lampadario-scultura realizzato per lo store Aesop di Tokyo in cui è stato usata una struttura di bulbi originariamente usata sulle barche per la pesca dei calamari.
Neri&Hu, fondato a Shanghai nel 2006, è uno studio che ricerca e usa la cultura e l’artigianalità cinese reinterpretandola e rendendola contemporanea. Nei progetti ci sono materiali o lavorazioni tradizionali, parti fatte a mano e curate nel minimo dettaglio come gli interni dello store “Comme moi” di Shanghai dove gli arredi eleganti e leggeri si stagliano su un fondale grezzo.
Per Neri&Hu anche gli oggetti domestici devono diventare oggetti portatori di una bellezza semplice, senza dimenticare l’importanza della funzione e le tecniche storiche di lavorazione; così, per esempio, il classico box per il pranzo diventa un oggetto sofisticato e moderno.
Finiamo il nostro tour orientale in Corea parlando dell’architetto e designer Kim Paik Sun; i suoi prodotti coniugano la poetica orientale, la leggerezza della composizione con il senso estetico più contemporaneo e sofisticato. Gli oggetti che scaturiscono da questo metodo sono eleganti e fatti di poche linee composte con garbo e proporzione.