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Cinque domande a SGS Architetti

SGS Architetti nasce nel 2007 dall’unione professionale di Luca Alessandro Amendola e Gianluca Geroli. Lo studio, con sede a Milano, opera a livello globale in progetti che spaziano dall’architettura a interior e product design.

alt="Cinque domande a -SGS Architetti - Portrait"

  • Un progetto che vi racconta?

Penso senza presunzione che ogni progetto ci racconti e ci rappresenti per quello che è il nostro intendere questo mestiere. Il progetto dell’Unicredit Bulbank a Sofia, un restyling interno/esterno, ne è un esempio. La modulazione della luce, naturale ed artificiale, la cura del dettaglio, l’innovazione e la ricerca sui nuovi materiali, in questo caso abbiamo utilizzato per l’esterno il cemento trasparente I.LIGHT prodotto da Italcementi, sono alcuni dei temi ricorrenti che ci guidano nel nostro percorso progettuale e che sono riconoscibili nel progetto di Sofia.

alt="Cinque domande a - SGS Architetti - Un progetto che vi racconta"

  • Un oggetto della storia a cui non rinunceresti mai?

Personalmente ti dico i libri. “Oggetti” per conoscere, trasferire, riflettere, apprendere, capire, sollecitare la fantasia. Similmente ad un progetto di architettura il libro ha una sua struttura interna di scoperta e disvelamento, e una esterna, funzionale e comunicativa. Leggere un libro e visitare un edificio mi emoziona in egual modo, mi affascina scoprire le scelte di uno scrittore “percorrendo” il testo, così come mi affascina visitare un’architettura, studiarla ed apprenderla, attraversarla entrando in contatto per apprenderne i criteri, le scelte, la sua unicità.

alt="Cinque domande a - SGS architetti - Oggetto irrinunciabile"

  • Il materiale preferito?

La luce. L’uso della luce naturale quanto quella artificiale è uno dei punti cardine nello sviluppo dei nostri progetti. La struttura dei materiali, il colore, la leggerezza, la dinamicità, si modificano al variare della luce, soprattutto naturale, con il suo modularsi nell’arco della giornata, mai ripetitivo e imprevedibile nel suo apparire.

alt="Cinque domande a - SGS Architetti - Materiale preferito"

  • La casa descritta in pochi aggettivi?

Ci piace pensare di essere sempre in grado di realizzare progetti in sintonia con l’utente finale, di consegnare ogni volta un progetto unico, personale, aggiungerei intimo ed emozionale. Il rapporto con il committente, nella definizione del progetto relativo alla sua abitazione, tocca punti di complicità progettuale che solo una profonda e reciproca fiducia può consentire. Fiducia e complicità che possono portare a cogliere quelle sfumature che ti permettono di realizzare la residenza ideale.

alt="Cinque domande a - SGS Architetti - La casa in pochi aggettivi"

  • Il luogo preferito?

In mezzo alla gente! Siamo animali sociali, sia per le strade per cogliere nuove sensazioni, spunti, riflessioni, umori, ambizioni, sia in viaggio cogliendo l’occasione per nuovi incontri con culture diverse e idee, in mezzo alla gente sicuramente, in mezzo a tanti altri noi.

alt="Cinque domande a - SGS architetti - Il luogo preferito"

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