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ristoranti a milano: quali non perdere

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Milano ha una scelta davvero vasta di menù e location per una cena; tra vecchi indirizzi e nuove aperture proviamo a stilare un breve elenco di posti irrinunciabili, magari da prenotare già ora, per una delle serate della design week,  quando un posto libero è davvero raro, dunque perché non organizzarsi con un pò di anticipo, scegliendo tra diversi quartieri e tipologie di proposte gastronomiche servite in posti che meritano una visita anche per la cura del design e dell’atmosfera.

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Da qualche mese stiamo vedendo, in diverse zone di Milano, un posto colorato nelle tinte pastello, con elementi riflettenti e arredi ironici chiedendoci se sia una pasticceria o cosa si possa comprare e fare al suo interno. Si tratta della catena Bun Burger, un format di hamburgheria, disegnata dallo studio spagnolo Masquespacio, che cambia l’estetica di questa tipologia commerciale, introducendo una palette fresca e sofisticata con il risultato che gli spazi sembrano sospesi tra realtà e metaverso.

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Sempre opera dello studio Masquespacio è il ristorante Ichi Station di via Solferino (zona Brera) che fonde la tradizione giapponese con ispirazioni provenienti da diversi paesi del mondo; qui lo chef Haruo Ichikawa (stella Michelin 2014) permette di sperimentare un viaggio del gusto in uno spazio dal sapore futuristico. I colori e i materiali si differenziano dall’estetica più convenzionale arrivando a dare una lettura del Giappone che si scosta dalla tradizione, e propone invece una versione fortemente colorata e quasi onirica.

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Andrea Maffei Architects ha disegnato il ristorante DAV in Citylife; proprio in questo quartiere, sorto dove un tempo si consumavano le fiere più importanti per Milano, tra cui il Salone del Mobile, oggi abbiamo l’occasione di incrociare, in un colpo d’occhio, edifici dalle firme prestigiose. Il ristorante DAV, al primo piano della Torre Allianz, progettata da Arata Isozaki e dallo stesso Maffei, si sviluppa su uno spazio rettangolare, affacciato su una terrazza che permette un collegamento visivo e reale sulla maestosità di questo nuovo quartiere dallo spirito contemporaneo ed internazionale. Il progetto ha un segno che lo caratterizza e diventa elemento conduttore nello spazio; si tratta di una boiserie composta da tanti elementi di ciliegio che si stagliano, con le loro geometrie e il loro colore, sulla palette neutra che pervade il resto dell’ambiente.

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Horto è il nuovo ristorante etico situato sul rooftop del complesso The Medelan in zona Duomo. Il progetto è firmato dallo studio GLA Genius Loci Architettura e coordinato da Luisa Collina. Visitando questo spazio, con aggetto panoramico sui tetti di Milano, si respira la sinergia voluta tra cucina e territorio, dove tutto è a “chilometro corto” (anche i materiali delle pareti) e si crea un metaforico ponte tra produttori e consumatori. Il ristorante è un manifesto di valori culturali e sociali che usa come claim la frase “Ethics to taste” lasciando al visitatore un messaggio profondo in termini di qualità, cura, passione, ricerca.

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