Il punto vendita fisico è ancora un vantaggio?
Perché un negozio fisico è ancora una presenza rilevante e che benefici porta al brand? Siamo realmente dediti agli acquisti online, sempre in crescita dopo aver subito una forte accelerazione nei vari lockdown? Oggi il consumatore si destreggia con sempre maggior sicurezza nell’acquisto sul web ma è ancora desideroso di vivere un’esperienza in-store. Il punto vendita permette diverse attività che online non sono contemplate ed è pertanto ancora un punto di riferimento per diverse generazioni; quelle più giovani che sono alla ricerca di nuove esperienze, quelle più adulte ancora legate alla necessità di vedere e toccare con mano, prima di acquistare.
Lo store è oggi un luogo dedicato al rapporto diretto con i clienti che permette una crescita delle vendite (anche di quelle online), che aumenta il valore percepito del brand (essendo magari presente in zone e strade strategiche rispetto al target di riferimento); soprattutto il punto vendita è un contenitore di eventi ed esperienze che garantisce riconoscibilità e qualifica il brand e permette di conoscerne i valori. Nel settore dell’interior design per esempio, lo show-room è anche un luogo necessario di scambio, di progetto, in cui il professionista può avere un confronto e un supporto tecnico.
Dieffebi ha aperto uno show-room a Londra proponendo la nuova visione nel panorama dell’arredo da ufficio. In tutto il mondo abbiamo sentito un cambiamento post-covid negli spazi dedicati al lavoro; l’ufficio, come luogo in cui si passava gran parte della giornata alla scrivania, si sta trasformando in un luogo in cui fare altre attività, in cui condividere, collaborare, creare. Ecco perché in quest’ottica anche gli arredi di questo segmento stanno profondamente cambiando ed ecco che avere uno show-room in cui mostrare queste nuove opportunità diventa strategico e significativo.
Avere un punto vendita in una città che rispecchia il brand diventa un’azione rafforzativa del rapporto tra il consumatore e il marchio. Portare il design italiano nel mondo significa anche riconoscere quali capitali e territori sono più sensibili e affini ai valori del brand. È il caso di Cesar che con il flagship di Parigi fa una sorta di dichiarazione delle comuni passioni per la bellezza, il design, la cucina. Parigi è infatti capitale riconosciuta dell’architettura e dello stile, ma rimane anche una meta irrinunciabile per i buongustai di tutto il mondo, in cui c’è tanta sensibilità per la cucina come spazio dedicato ai valori della condivisione e della convivialità, esattamente come li esprime Cesar nei propri progetti. I professionisti ed i clienti si trovano accolti in un luogo che permette di conoscere da vicino lo stile sofisticato fatto di qualità del prodotto, dettagli minuziosi, finiture ricercate.
L’apertura del flagship londinese di Slamp è stato visto come un’ottima occasione per ampliare il settore del contract e dell’hospitality, creando rapporti diretti con gli studi professionali che si occupano di progetti di interior in tutto il mondo, ma in particolare nel mercato americano e asiatico; si tratta, in questo caso, di una presenza strategica per poter garantire la visibilità, la riconoscibilità del marchio ed anche per essere un luogo di confronto diretto con i professionisti. Insomma il negozio (brick-and-mortar per gli esperti) resta un punto di incontro, socialità, esperienza e contatto irrinunciabile con il brand.