Il dopamine color e i benefici del colore nell’interior design
La dopamina è un neurotrasmettitore in grado di indurre benessere a livello cerebrale. Le onde luminose che colpiscono la retina vengono convertite in impulsi elettrici e inviati all’ipotalamo (parte del cervello che controlla i nostri ormoni e il sistema endocrino) influenzando il modo in cui ci sentiamo. Ma cosa può centrare tutto questo con l’interior design? L’effetto che l’ambiente circostante, esterno o interno, riesce a provocare sul nostro stato mentale e fisico è studiato ormai da anni; è confermato che ci sono colori e matericità che, più di altri, hanno il potere di evocare sensazioni positive, di conforto e allegria. L’uso del colore, al posto dei greige, è uno dei trend contemporanei – nella creazione di ambienti privati e pubblici – ed è da intendersi anche come giustificata reazione al contesto storico, metaforicamente grigio ed incerto, in cui viviamo.
Usare un colore non è mai solo una scelta puramente estetica (o meglio non dovrebbe esserla); dosare i colori, la loro presenza negli spazi in cui spendiamo il nostro tempo, richiede attente valutazioni; calibrati correttamente infatti, possono avere anche effetti terapeutici e in parte lavorare sulla modifica dei nostri comportamenti, aiutandoci ad essere più attivi e produttivi, più rilassati o calmi. Tuttavia, non dimentichiamo che il modo in cui si reagisce a ciascun colore è soggettivo; dovremmo quindi imparare a riconoscere quali sono i colori che ci fanno sentire meglio, per poi portare queste preferenze negli ambienti in cui viviamo.
Questo approccio progettuale lascia poco spazio al minimalismo, giocando più spesso sulla generosità creativa che può mescolare, oltre a diversi colori, anche differenti forme, con apparente casualità; si simula quello che può succedere in natura o in una vecchia casa d’infanzia, dove l’ordine delle cose viene disturbato dal sovrapporsi e stratificarsi del tempo e delle cose. Diverse ricerche stanno dimostrando che colori come l’arancio, l’azzurro, il rosa o il verde (specie in certi livelli di chiarezza o saturazione) riescono a riportarci il ricordo di un’infanzia spensierata, o in generale, momenti allegri, leggeri. Questo succede anche quando i colori sono quelli che ritroviamo in natura, contesto che può essere richiamato nell’interior design, garantendo effetti positivi.
La natura è davvero una delle guide cromatiche meglio sviluppate; guardandola possiamo avere infinite ispirazioni quindi perché non partire portando all’interno i colori dell’esterno. L’uso massivo dei greige e delle tonalità terrose e neutrali, può essere sostituito dall’uso generoso del colore che mira a creare un boost di allegria riuscendo a trasmettere, alla nostra mente, determinate sensazioni. Colori vivaci, stampe e motivi eclettici, texture evidenti e tattili creano un mix and match di elementi audaci e luminosi che possono migliorare il nostro umore, garantire maggiore produttività e alzare il nostro grado di attenzione mentale.
Se dosiamo in maniera consapevole i colori che ti circondano, possiamo costruire uno schema dopaminergico che evoca emozioni positive, semplicemente attraverso il colore. Possiamo fare dunque scelte mirate, in termini cromatici, per ridurre, o almeno contenere, lo stress, per migliorare il buonumore e, più in generale, il benessere. Il modo in cui ci sentiamo e i colori che scegliamo sono intrinsecamente legati, dunque ne consegue che il modo in cui componiamo il ritmo cromatico e formale degli elementi che ci circondano nello spazio è determinante per controllare o pilotare il nostro stato di benessere.