Brutalismo, l’estetica radicale che parla al presente
Montréal, 1967. Sul lungofiume, tra i padiglioni dell’Expo, prende forma un esperimento che somiglia a un paesaggio minerale. Habitat 67 non è solo un edificio: è un villaggio sospeso, fatto di moduli ripetuti che si incastrano l’uno con l’altro come rocce scolpite dal tempo. Lì, tra terrazze e scale segrete, si immaginava un nuovo modo di abitare: collettivo ma intimo,...