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una neofita al wired next fest

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Venerdì scorso ho trascorso un paio d’ore creative e di riflessione al wired next fest che si è tenuto ai Giardini Montanelli a Milano dal 30 maggio al 1 giugno. Una serie di incontri ad ingresso gratuito, con personaggi noti e meno noti, organizzati per festeggiare i vent’anni della rivista Wired.

 Sono una neofita o meglio una newbie, ma questa serie di interventi, della durata di mezzora (fantastico!) sono stati la prova che si può pensare e agire in termini di diversi da quelli che sono i modelli tradizionali che ci vengono continuamente proposti dalla televisione e dalle istituzioni senza perdere di vista l’etica.

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Sul sito di Wired trovate i video della manifestazione, invece vorrei raccontare una parte dell’intervento di Dan Hill, designer e amministratore delegato di Fabrica dal titolo Strategic Design.La società, noi, i cittadini siamo cambiati, siamo l’espressione del XXI secolo, mentre le istituzioni sono rimaste ferme al diciottesimo secolo. Ma le città sono l’espressione dei modi di vivere dei cittadini….come possiamo cambiare le dimaniche visto che le istituzioni bloccano anzichè agevolare l’attività delle persone? Questa domanda mi viene posta molto spesso dagli architetti che hanno idee, ma che si sentono bloccati , che hanno capito che si può cambiare ma non sanno come e in quali modi.

Dan Hill all’interno del suo intervento ha presentato  un sito www.brickstarter.org dove può essere inserita un’idea di ristrutturazione di un edificio, i cittadini possono commentare , fornire le proprie idee o dare dei piccoli contributi finanziari. Se le istituzioni non cambiano, cambiamo il modo di agire, si dovranno adeguare di conseguenza.

Il pensiero di Dan Hill è stato il seguente: piazza + sociale.

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